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Santa Scommegna: «Sono commossa, non sono stati giorni semplici»

Parla la dirigente, dopo l'aggressione subita lunedì scorso

Questa mattina la dirigente Santa Scommegna è rientrata in servizio, negli uffici comunali di piazza Aldo Moro, dopo l'aggressione subita lunedì scorso. Nell'occasione sono stati presenti il sindaco Pasquale Cascella, il prefetto Clara Minerva, l'assessore alle Politiche Sociali Anna Rizzi Francabandiera, il vice questore vicario di Bari Luca Speranza, il vice questore Santa Mennea e l'ispettore Antonio Corvasce del Commissariato di Polizia di Barletta. Presenti anche altri membri della Giunta, gli assessori Rizzi, Lanotte, Pelle, Divicenzo, Caroppo, e il comandante dei vigili urbani Savino Filannino.

«Voglio esprimere un sentimento condiviso sul piano istituzionale e personale - ha esordito il sindaco Cascella - Quando stamattina ho chiesto al prefetto Minerva di accogliere insieme la dott.ssa Scommegna che tornava al suo lavoro, la dott.ssa Minerva mi ha espresso subito la sua disponibilità e la sua personale partecipazione, perché mentre la stavo chiamando, lei era al telefono con l'assessore Francabandiera e la dirigente Scommegna, per esprimere questo sentimento, che è di solidarietà ma anche di gratitudine. Il disagio sociale va compreso e affrontato, ma va affrontato sul piano della coesione e del coinvolgimento sociale. Mai il disagio sociale può essere giustificato con la prevaricazione, la prepotenza, la violenza. Questa demarcazione deve essere sempre netta. Sono convinto, e credo che lo sia la coscienza della stragrande maggioranza dei barlettani, che dovremo fare un'opera sempre più assidua, perché questa solidarietà si trasformi in azione sociale. Chi sta qui è impegnato su questo fronte, che è un fronte da allargare».

«Sono veramente commossa - ha affermato la dirigente Scommegna - Questi giorni non sono stati giorni semplici. La mia preoccupazione era quella di tutelare la serenità dei miei familiari, dei miei figli, di mio marito, dei miei genitori. Mio marito conosceva il personaggio (l'aggressore ndr), che fa le stesse cose anche negli uffici postali, e quindi ha avuto anche una reazione di rabbia. E poi questo è stato anche il momento della riflessione, perché questo è uno dei fronti che siamo chiamati a presidiare in una città difficile, in un momento molto delicato. Per fortuna ho accanto a me un assessore con una sensibilità immensa, per me è anche una garanzia, per cui si affrontano le cose in maniera umana e non da burocrati. In verità, abbiamo fatto di tutto anche con queste persone. Abbiamo continuato il lavoro compiuto dagli assistenti sociali, e non l'abbiamo disatteso. Siamo sicuri di aver trattato anche queste persone con lo stesso approccio. La reazione però non poteva lasciarci indifferenti. Ringrazio quindi anche le forze dell'ordine, la Polizia che mi ha supportato nel fare la denuncia, che significa essere un pubblico ufficiale che deve compiere un dovere non solo per sé ma anche per la collettività. Ho avuto l'occasione di riflettere su cosa io, insieme all'amministrazione, possa fare per migliorare la condizione anche fisica di chi lavora in questo settore, per quindi evitare che ci siano falle organizzative o strutturali che mettano a rischio questi lavoratori. Ci siamo attrezzati, non a caso era presente anche un vigilante, da pochi giorni, dopo la decisione di Giunta sull'emergenza ai servizi sociali, che è stata frutto di riflessione e valutazione a seguito anche di una lettera abbastanza articolata dei miei collaboratori. Mi auguro di recuperare un po' di serenità che mi da la forza di riprendere a lavorare, però stamattina ho chiuso la gara sull'affidamento dell'asilo nido, e leggere di asilo nido mi ha incominciato ad incoraggiare nuovamente. Ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza. Un grazie particolare al sindaco e al prefetto, perché veramente significa avere le spalle forti nel proseguo di questo lavoro».

«Questa mattina mi sono sentita con il sindaco, con l'assessore ai servizi sociali, e con la dott.ssa Santa Scommegna - ha detto il prefetto Minerva - Ho avvertito spontaneamente il bisogno di manifestare la mia vicinanza, e ho invitato qui il vice questore vicario di Bari, dott. Speranza, che ha immediatamente aderito a questo incontro che abbiamo pensato con il sindaco di fare qui, intanto per dire no a queste forme di violenza. Se c'è un disagio, il disagio non può essere risolto con comportamenti sbagliati. Il Comune lavora per alleviare il disagio, nei limiti delle risorse disponibili. Sappiamo che i comuni hanno dei bilanci risicati. Nonostante ciò, vengono destinate risorse idonee. Dico ai cittadini di avere fiducia nelle istituzioni. Il Comune farà quello che potrà fare. Tutte le porte delle istituzioni sono aperte, compresa quella della Prefettura. Il messaggio che deve venir fuori è, come diceva il sindaco, quello della coesione. I comportamenti violenti non risolvono nessun problema. Ringrazio i servizi sociali per quello che giornalmente fanno».
9 fotoSolidarietà delle istituzioni per Santa Scommegna
Solidarietà delle istituzioni per Santa ScommegnaSolidarietà delle istituzioni per Santa ScommegnaSolidarietà delle istituzioni per Santa ScommegnaSolidarietà delle istituzioni per Santa ScommegnaSolidarietà delle istituzioni per Santa ScommegnaSolidarietà delle istituzioni per Santa ScommegnaSolidarietà delle istituzioni per Santa ScommegnaSolidarietà delle istituzioni per Santa ScommegnaSolidarietà delle istituzioni per Santa Scommegna
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