Picchiava la madre minacciandola di morte, arrestato 30enne barlettano

Nella serata di sabato 9 maggio, gli uomini del Commissariato di Barletta hanno arrestato il pregiudicato barlettano Cisternino Domenico di anni 30, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamento in famiglia e tentata estorsione. Da diversi anni poneva in essere, in danno della propria madre, violenze fisiche e psicologiche finalizzate a svilire la stessa e ad ottenere esose somme di denaro che la donna aveva racimolato con grandi sacrifici. Ciononostante, la donna sino al 9 marzo 2015, non aveva mai inteso denunciare le continue minacce e violenze fisiche subite. Infatti, dopo l'ennesima aggressione, lo scorso 9 marzo, si è decisa a sporgere formalmente la prima querela nei confronti del figlio Domenico. La P.O. raccontava di continue violenze e minacce nei suoi confronti seguite a frasi altamente ingiuriose ed offensive che, in molte circostanze, sfociavano in percosse, spintoni e tentativi di strangolamento, che avvenivano anche di notte quando la malcapitata stava riposando. Ad un certo punto, proprio per evitare più gravi conseguenze, la P.O. ha deciso di trasferirsi per un certo periodo presso l'abitazione della figlia. Tuttavia il figlio Domenico, per nulla intimorito da tale circostanza, la contattava telefonicamente giurandole che l'avrebbe uccisa se non gli avesse dato 20 mila euro.

Sabato 9 maggio us., a seguito dell'ennesima aggressione, la P.O. ha contattato il Commissariato riferendo in lacrime che il proprio figlio stava cercando di rintracciarla per ammazzarla. Immediato l'intervento di una volante i cui agenti, appena giunti all'interno del portone del civico segnalato, hanno udito un giovane gridare a squarciagola "puttana dove sei… scendi che ti devo ammazzare". Il giovane è stato immediatamente raggiunto mentre era ancora in preda ad uno stato di rabbia incontrollato. Alla vista dei verbalizzanti, lo stesso, con fare arrogante ha chiesto agli agenti chi li avesse chiamati in quanto, a suo dire, non era successo nulla. Nel frattempo la P.O., notata la presenza della Polizia è scesa dall'appartamento in cui si era rifugiata e, fattasi coraggio, ha raccontato in lacrime quello che le era appena accaduto e delle continue percosse subite. Il figlio Domenico, non gradendo il racconto della propria madre, ha cominciato ad imprecare contro la stessa, proferendo frasi irripetibili e afferrando alcune suppellettili dall'interno della propria abitazione scaraventandole al suolo mandandole in frantumi.

Stante la flagranze dei reati innanzi riportati, Cisternino Domenico, dopo le formalità di rito, è stato tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale di Trani a disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, dr.ssa Mirella Conticelli. L'arresto è stato convalidato e per Cisternino Domenico è stata confermata la detenzione presso la Casa Circondariale di Trani.