Territorio

Non è facile ma prodighiamoci per Barletta Sostenibile

L'intervento del professor Ruggiero Quarto. «Dal mare alla terra, è sempre inferno»

Come nel precedente articolo, pubblichiamo la nota del prof. Ruggiero Quarto, docente di geofisica ambientale all'Università degli studi di Bari, facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali.

"Lo sviluppo sostenibile è quello che soddisfa le necessità delle attuali generazioni senza compromettere la capacità delle future generazione di soddisfare le proprie" (ONU, 1987). Il tema centrale per il nostro presente e futuro è come riuscire a vivere su questo nostro pianeta senza distruggere i sistemi naturali da cui traiamo le risorse per vivere, in maniera dignitosa ed equa per tutti, senza oltrepassare la loro capacità di sopportare gli scarti ed i rifiuti dovuti alle nostre attività produttive. Occorre promuovere la diffusione della migliore conoscenza scientifica disponibile, per passare da una società in cui il benessere e la salute economica sono misurate in termini di crescita della produzione e dei consumi materiali, ad una società in cui si sia capaci di vivere meglio consumando molto meno (WWF). In un mondo sempre più globalizzato ed urbanizzato, il futuro dell'uomo è strettamente interdipendente con quello della città. Dalla capacità di governare e gestire la città dipende lo sviluppo delle condizioni di vita dell'umanità.

Nella città si concentrano fenomeni contrapposti: ricchezza e povertà, integrazione e disintegrazione, equilibrio e squilibrio, ordine e disordine, cooperazione e competizione, innovazione e conservazione. La città attrae, ma da essa si fugge perché non appare più amica. C'è una crisi multidimensionale della città che occorre affrontare, per rendere più sostenibili e umane le nostre città.

La città felice è la città dell'inclusione, in grado di soddisfare bisogni materiali ed anche spirituali, nella quale si riesce ad "essere di più", e non solo ad avere di più in termini di consumo e ricchezza materiale: è la città che consente di soddisfare anche i bisogni di giustizia, coevoluzione solidale e bellezza (Da Città Sostenibile e sviluppo umano – Franco Angeli Edizioni).
Ci chiediamo: Barletta è una città sostenibile? Abbiamo bombe ecologiche a chilometro 0 ! Sono dentro la città. Ci accerchiano. Non c'è dato sapere da dove arrivano le puzze che coprono la città! E quante polveri entrano nei nostri polmoni, e quanti IPA e diossine? Mah. Intanto la cementerai diventa sempre più inceneritore. Intere aree urbane sono senza fogna? E poi ci stupiamo se le falde idriche sono inquinate! Il canale Ciappetta-Camaggi tiene sotto scacco l'intero litorale di levante con il suo terribile carico infestante. Chi inquina, il depuratore di Andria o scarichi abusivi? Odiosi scaricabarile. E' il veleno del barile arriva a mare! E i controlli? Basta il cartello "Divieto di balneazione"?

13 canali scaricano "acque" sul fronte mare cittadino! Piovono dubbi anche sul depuratore. L'ofanto, il più grande fiume della Puglia? No! La più grande cloaca. Meno male che d'estate il fiume è secco. Se no i divieti coprirebbero l'arenile!

Dal mare alla terra. E' sempre inferno. Rifiuti di ogni genere. Ovunque. Spesso con il contorno del mortale amianto. E la raccolta differenziata di rifiuti? Nemmeno a parlarne! Un'ex discarica deturpante. Che fine ha fatto il finanziamento per la bonifica e il parco di S. Procopio? Non solo niente bonifica ma si raddoppia, ci regalano un'altra discarica. Rischiamo un'altra bomba ecologica! Hanno già chiesto (in deroga) di stoccare rifiuti pericolosi. Amianto in città, anche se a ridosso di complessi scolastici! A quando le bonifiche? Potenti elettrodotti squarciano la città, il loro minaccioso ronzio rompe il silenzio, sembra che ci avvisi che l'elettrosmog è temibile! E il loro spostamento? Ancora da fare. Ma solo in cambio di cemento.

E il piano di spostamento delle antenne? In stand-by.

Traffico angosciante. E killer! Dov'è finito il piano urbano traffico? Era pronto un parcheggio sul retro stazione FS. Avrebbe risolto parte del problema in centro, ma non è che non è andato in porto perché mera a costo zero e senza cemento?

Il verde? Poco e agonizzante. L'ex distilleria e i palazzi monumentali comunali? In rovina. Poi c'è la madre di tutte le bombe ecologiche. L'assetto della città (senza PUG). Vivere tra cemento e auto, tra sporcizia e degrado, tra puzza e polvere, ci opprime e ci induce ad ammalarci! L'essere umano è "bellezza" in quanto opera dell'infinita bellezza. Nell'inferno soffoca, ha bisogno di aria sana, acque limpide, ambiente pultio, verde, vie curate e pedonali, abitazioni e non scatole di cemento. Luoghi d'incontro, svago e cultura. E tutto ciò non si ottiene con politiche da ordinaria amministrazione, ma con una progettualità per la vita che è bellezza! Non è facile ma prodighiamoci per Barletta Sostenibile.

Prof. Ruggiero Quarto
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