Cronaca
Nella "fogna" un vero e proprio mercato della droga
Termina l'operazione "Ciclope" dopo il decesso di un tossicodipendente a Barletta
BAT - venerdì 13 marzo 2015
10.27
Nella mattinata odierna ad Andria, cocapoluogo della provincia di Barletta-Andria-Trani, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all'ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Bari, nei confronti di 16 persone di cui 8 già detenuti condannati con sentenza della Corte di Appello di Bari divenuta definitiva con sentenza della Corte di Cassazione. Con pene che variano dai 4 ai 9 anni di reclusione.
Il provvedimento è l'epilogo giudiziario dell'operazione "Ciclope" portata a termine dalla Squadra Mobile di Bari il 25 novembre 2010, con l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 30 persone, appartenenti al gruppo criminale "Lapenna", contiguo al clan "Pastore – Campanale", operativo nella città di Andria. Tale operazione avviata dalla Squadra Mobile nel 2008 a seguito del decesso di due giovani tossicodipendenti rinvenuti cadaveri nelle campagne fra Andria e Barletta, fu supportata da un intensa attività tecnica e anche da un agente undercover che simulò, durante le indagini, l'acquisto di piccoli quantitativi di sostanze stupefacenti, con i conseguenti arresti e sequestri in differita.
Le indagini hanno consentito di individuare, in un'area rurale alla periferia di Andria, conosciuta come "la fogna", un vero e mercato all'aperto – attrezzato e organizzato, con vedette munite di radio ricetrasmittenti che provvedevano, dopo un attento filtraggio, a rifornire di droga i numerosi acquirenti, provenienti da tutte le Province pugliesi e dalle Regioni limitrofe. L'attività investigativa ha consentito di identificare 300 assuntori e di accertare che l'organizzazione spacciava circa 800 dosi al giorno (tra cocaina ed eroina) per un introito quotidiano di circa 16.000,00 euro con un giro d'affari annuo di circa 6 milioni. Durante la fase operativa, vennero sequestrati 1500 chilogrammi di cocaina e 3600 chilogrammi di eroina e un fucile a canne mozze. Successivamente, fu anche eseguito il sequestro preventivo dei beni nei confronti di 7 componenti del gruppo "Lapenna". L'A.G. accogliendo le risultanze investigative disponeva il sequestro di immobili, veicoli, imprese agricole e commerciali e conti correnti per un valore di circa 10.000.000 di euro.
Il provvedimento è l'epilogo giudiziario dell'operazione "Ciclope" portata a termine dalla Squadra Mobile di Bari il 25 novembre 2010, con l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 30 persone, appartenenti al gruppo criminale "Lapenna", contiguo al clan "Pastore – Campanale", operativo nella città di Andria. Tale operazione avviata dalla Squadra Mobile nel 2008 a seguito del decesso di due giovani tossicodipendenti rinvenuti cadaveri nelle campagne fra Andria e Barletta, fu supportata da un intensa attività tecnica e anche da un agente undercover che simulò, durante le indagini, l'acquisto di piccoli quantitativi di sostanze stupefacenti, con i conseguenti arresti e sequestri in differita.
Le indagini hanno consentito di individuare, in un'area rurale alla periferia di Andria, conosciuta come "la fogna", un vero e mercato all'aperto – attrezzato e organizzato, con vedette munite di radio ricetrasmittenti che provvedevano, dopo un attento filtraggio, a rifornire di droga i numerosi acquirenti, provenienti da tutte le Province pugliesi e dalle Regioni limitrofe. L'attività investigativa ha consentito di identificare 300 assuntori e di accertare che l'organizzazione spacciava circa 800 dosi al giorno (tra cocaina ed eroina) per un introito quotidiano di circa 16.000,00 euro con un giro d'affari annuo di circa 6 milioni. Durante la fase operativa, vennero sequestrati 1500 chilogrammi di cocaina e 3600 chilogrammi di eroina e un fucile a canne mozze. Successivamente, fu anche eseguito il sequestro preventivo dei beni nei confronti di 7 componenti del gruppo "Lapenna". L'A.G. accogliendo le risultanze investigative disponeva il sequestro di immobili, veicoli, imprese agricole e commerciali e conti correnti per un valore di circa 10.000.000 di euro.