Licia Divincenzo
Licia Divincenzo
La città

Mirabiliaaaa!!! Il Tar le dà ragione e il Comune soccombe

Si chiama "Mirabilia" l’associazione che dal 2001 inventa la Biblioteca dei Ragazzi. Una lunga vertenza giudiziaria che ha dell’incredibile

7.500 volumi (di cui 480 di proprietà del Comune di Barletta). Ad oggi idealmente impolverati e non più fruibili da migliaia di ragazzini che frequentavano entusiasti la "Biblioteca dei Ragazzi", un servizio ideato dieci anni fa dall' associazione Mirabilia che ne ha curato allestimento, gestione e promozione. Sono tante le narrazioni di questa vicenda arrotolatasi negli anni , che vede la testardaggine dell'Amministrazione e la caparbia ragione di Mirabilia che in queste ore ha ottenuto indiscutibile sentenza favorevole per il suo strutturato e convincente secondo ricorso al TAR Puglia che ha riconosciuto nelle motivazioni addotte, piene ragioni.

Non è facile ripercorrere l'antagonismo dipanato dalla giustizia, ma cerchiamo di sintetizzare le fasi più salienti. Partiamo dall'ultimo bando di gara per l'aggiudicazione della gestione indetto con determina dirigenziale del 31.8.2008. Gestione e iter di quella gara fu quantomeno disastroso. La Commissione presieduta dalla dirigente dell'epoca (Ufficio Servizi Sociali) aggiudica in un primo momento e in via definitiva il servizio ad altra Cooperativa di Servizi Assistenza infermieristica, che si sarebbe poi facilmente dimostrato, priva di precisi requisiti per ottenere l'appalto. Infatti puntuale anche in quella occasione, l'associazione Mirabilia oppone primo ricorso al TAR Puglia che con ordinanza del 29.10.2008 prima sospende l'aggiudicazione in favore della Cooperativa SAID beneficiata dalla Commissione consiliare, avendo accertato l'erronea attribuzione del punteggio riconosciuto a quest'ultima e con progressiva sentenza del 9 settembre 2009 annulla in via definitiva l'indebita aggiudicazione respingendo anche il ricorso incidentale proposto. Tutto appianato, penserete. Giustizia fatta e assegnazione del fondamentale servizio sociale alla bistrattata Mirabilia! Macchè. Altro martirio e altra alchimia del Comune e della improvvida dirigente che impone alla Mirabilia di cedere il suo patrimonio librario composto da 6.500 libri. Anche questa questione era arrivata sul tavolo del TAR che aveva già riconosciuto ineluttabilmente punteggio e patrimonio librario a Mirabilia. I successivi percorsi ideati dall'Amministrazione sono inenarrabili e perfino tediosi da proporre ai lettori ai quali assegniamo la pazienza di interpretare… Ma solo per riallacciarci alla seconda favorevole sentenza del TAR di queste ore, ripetiamo favorevolissima all'associazione Mirabilia, ricordiamo i motivi del secondo e attuale ricorso contro il Comune di Barletta. Mirabilia chiede il risarcimento danni per i seguenti motivi:
mancata sottoscrizione del contratto, illegittimità del comportamento dell'Ufficio; eccesso di potere per sviamento e travisamento dei fatti; elusione e mancata attuazione del giudicato del TAR Puglia; risarcimento dei danni subiti per lesione di diritti soggettivi ed all'immagine dell'associazione.
Ed ora? A corredo del nostro resoconto, come sovente usiamo, alleghiamo sentenza del TAR Puglia e nel contempo abbiamo ascoltato in questa intervista cosa accadrà in futuro ai giovani lettori della "Biblioteca dei Ragazzi". Ci ha cortesemente risposto la sua caparbia ideatrice Licia Divincenzo:

Mirabilia, oltre che essere "Biblioteca dei Ragazzi" è purtroppo anche librucolo del Tar. Lei ha avuto piene, definitive, e documentate ragioni. L'amministrazione di Barletta poteva evitare questa triste stagione giudiziaria che attiene giovani ragazzini?
«E' vero. Nel corso di questa lunghissima e triste stagione giudiziaria, che ci ha lasciato una ferita profonda, il prezzo più alto lo hanno pagato proprio le migliaia di bambini e ragazzi utenti del Servizio. Abbiamo sempre pensato e ripetutamente detto che questa assurda vicenda poteva essere sicuramente evitata. Ora lo dichiara chiaramente anche il TAR nella sentenza».

Era ottimista sul risultato del ricorso?
«Eravamo sereni e fiduciosi. Abbiamo sempre operato in maniera chiara, trasparente, coerente, con correttezza, grande senso di responsabilità e nel pieno rispetto delle leggi. Il Tar lo ha riconosciuto e ci ha dato ragione».

Cosa e chi le è mancato in questi quattro anni di vertenza ricordando le attività di impegno sociale?
«Ci sono mancati moltissimo i bambini, le famiglie e il mondo della scuola con i quali abbiamo condiviso gioie, passioni, impegno, speranze, per un progetto e un sogno non facile a realizzarsi, lavorando con serietà e abnegazione, in totale simbiosi, per oltre 10 anni. Ci siamo presi cura di loro e loro di noi ed insieme a loro, e grazie a loro, siamo riusciti a dare vita ad una Biblioteca che è stata innanzitutto un luogo di incontro intergenerazionale, di socializzazione ed inclusione, di scambio e di condivisione, di partecipazione, di pari opportunità. Un luogo privilegiato di crescita sociale e culturale personale e collettiva. Un luogo dove la possibilità di conoscersi e di incontrare gli amici è stata altrettanto importante dell'opportunità di poter avere a disposizione migliaia di libri, prendere in prestito un libro o un film o un CD, incontrare un autore, cimentarsi nelle attività dei laboratori. Un'esperienza esaltante, vitale, che ci ha messo tutti alla prova, dove tutti abbiamo imparato, donato e ricevuto, scambiato e condiviso. Un'esperienza che ha prodotto risultati importanti tanto da far diventare questa Biblioteca un punto di riferimento regionale qualificato. Aver visto tramutato di colpo tutto questo in un'enorme cumulo di carte bollate, di ricorsi e controricorsi, di sentenze è stata per noi un'esperienza tanto insensata quanto terribile. Bambini, genitori, docenti, dirigenti scolastici in questi lunghi, difficili e penosi anni non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno, il loro caloroso affetto, la loro stima. La loro grande e profonda delusione, incredulità e amarezza per quanto stava assurdamente accadendo è stata anche la nostra. Eppure, nonostante tutto, noi come loro non abbiamo mai perso la fiducia e la speranza che ogni cosa sarebbe stata chiarita e che tutto sarebbe tornato al proprio posto. Oggi possiamo finalmente dire che ogni cosa è chiara, e voltare tutti serenamente pagina».

Quando potranno riprendere le attività della Biblioteca?

«Questa domanda va rivolta al Sindaco, nonchè assessore alla Cultura. Noi ci aspettiamo che la nuova gara per l'affidamento della gestione dell'indispensabile Servizio venga fatta nei tempi più rapidi possibili in modo da restituire quanto prima la Biblioteca alla città. La Biblioteca è chiusa da 19 mesi e da ben 17 mesi la Delibera di Giunta Comunale del 30 settembre 2010 di indirizzo per la nuova gara attende un esito. E' utile ricordare che in questi anni la Biblioteca dei Ragazzi ha avuto oltre 3800 giovani utenti, a dimostrazione del lavoro svolto e dell'esigenza di un servizio utile e indispensabile per questa grande città che, al momento, riesce a mettere a disposizione dei bambini e dei ragazzi ancora molto poco mentre moltissimo si può e si deve ancora fare. La Biblioteca dei Ragazzi inoltre è stata in tutti questi anni una realtà importantissima offerta a quella parte periferica della Città quasi totalmente sfornita di servizi di base e di opportunità di crescita culturale e di socializzazione per i bambini. Da parte di un'Amministrazione che si dice attenta e sensibile alla Cultura ci aspettiamo soluzioni tempestive e le scelte migliori e più responsabili nell'interesse dei bambini e dei ragazzi.

Non ci si può più attardare. Il tema della crescita culturale è diventata una vera e propria emergenza sociale che non si può più sottovalutare in un paese come l'Italia agli ultimi posti nella graduatoria mondiale fra i paesi dove si legge di meno e dove da tempo si registra un 66% di analfabetismo di ritorno. Quella della crescita culturale, inoltre, è una questione che riguarda molto da vicino sia la competitività sia la tenuta democratica della nostra nazione. L'Italia è un Paese sempre più afflitto dalla sua modestissima cultura, che rischia di pagare pesantemente il costo della propria ignoranza.

Per questo, a nostro avviso, è urgente riaprire subito la Biblioteca: sarebbe un bel segnale per tutti di grande responsabilità».

7 fotoMichele Sarcinelli intervista Licia Divincenzo
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