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​L'Eucarestia per la vita del mondo: la festa del Corpus Domini

Il vangelo nelle parole di don Vito Carpentiere

Dal vangelo secondo Luca: "In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste".

Con la solennità del Corpus Domini completiamo la serie delle feste liturgiche che accompagnano il passaggio dal tempo di Pasqua al tempo ordinario. Ma, visto che già celebriamo il giovedì santo l'istituzione dell'Eucarestia, che senso ha celebrare un'altra festa con lo stesso tema? L'origine di questa festa è tutto occidentale; essa è stata determinata da un periodo storico in cui c'era chi metteva in dubbio la reale presenza di Gesù nell'Eucarestia, accentuando una presenza solo spirituale.

Il percorso delle letture proclamate in questo giorno è particolarmente ampio ed articolato. Si va dalla prefigurazione dell'Eucarestia, nell'offerta del pane e del vino che Melchisedek, re di Salem offre per benedire Abramo, all'anticipazione eucaristica del brano della moltiplicazione dei pani e dei pesci, al fatto dell'Eucarestia nella più antica testimonianza neotestamentaria, la prima lettera di Paolo ai Corinti, La prima lettura può essere intesa già come anticipazione dell'Eucarestia per ogni uomo, prefigurata nell'incontro del re pagano ma sacerdote del Dio altissimo Melchisedek con Abramo, nostro padre nella fede.

Il brano evangelico odierno sottolinea che l'Eucarestia non è solo cibo spirituale, ma che preannuncia uno spezzarsi-offrirsi-donarsi agli uomini sempre poveri ed affamati di cibo e di senso da dare alla vita. I verbi squisitamente eucaristici che si susseguono nella condivisione dei pani e dei pesci accentuano il fatto che Gesù è attento alle folle stanche e sfinite che al tramonto del sole hanno bisogno di chi dia loro un segno forte di presenza costante nel loro cammino di vita e di fede. "Voi stessi date loro da mangiare": è questo il monito che Gesù rivolge ai discepoli perché siano solleciti alle necessità dei fratelli e si facciano essi stessi pane spezzato e offerto perché ogni uomo possa accogliere il dono della salvezza donata da Cristo.

Celebrare questa festa in questo momento storico è una occasione per accorgerci che spesso siamo in ansia per le nostre innumerevoli povertà, ma anche per scoprire che Gesù è sempre pronto a venire incontro alle nostre necessità donandoci non semplicemente qualcosa ma tutto se stesso nel sacramento del suo Corpo e del suo Sangue donati-offerti per noi. Buona Domenica.

[don Vito]
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