Cascella alla riunione Bilancio
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Politica

Crisi, lunedì in consiglio comunale l'ultimo atto

Ieri sera incontro tra sindaco e maggioranza, si va verso il ritiro delle dimissioni

«Tutto è cominciato in consiglio comunale e tutto deve finire in consiglio comunale». In questa frase, pronunciata dal sindaco nell'incontro di maggioranza conclusosi poche ore fa nella Sala dei Vigili Urbani si racchiude tutto il senso dell'attuale situazione amministrativa barlettana. Tutto era cominciato in consiglio comunale, lo scorso 24 marzo quando 8 rappresentanti della maggioranza avevano espresso parere negativo alla ratifica del PUTT, provvedimento che era già stato precedentemente respinto il 17 marzo. Questo strappo, come noto, aveva provocato le dimissioni di Pasquale Cascella che almeno per quel che sembrava nei giorni immediatamente successivi alla loro ratifica davano il via ad una crisi di difficile risoluzione. Dopo una serie di incontri andati a vuoto, non senza l'utilizzo di toni accesi (vedi la polemica tra Pasquale Cascella ed il consigliere Doronzo o quella tra lo stesso sindaco ed i consiglieri Mazzarisi e Calabrese) era però arrivata la svolta con il tavolo di maggioranza che lo scorso 1 aprile produceva un documento poi firmato da tutti i consiglieri del centro-sinistra che rinnovava la fiducia al primo cittadino chiedendone il ritiro delle dimissioni.

Tale ritiro sarebbe potuto avvenire già in occasione della seduta della massime assise cittadina il 3 aprile ma ciò non è accaduto. Il sindaco, esprimendo soddisfazione per il passo compiuto verso di lui dalla sua coalizione rinviava al consiglio comunale con all'ordine del giorno il bilancio la vera resa dei conti, e questo avverrà. Ieri, nello stesso giorno nel quale tale consiglio comunale è stato fissato dalla conferenza dei capigruppo per lunedì 13 aprile, come detto, il primo cittadino ha incontrato la sua maggioranza per verificarne le intenzioni. Nel suo intervento Pasquale Cascella ripercorrendo tutte le vicissitudini della sua esperienza a Palazzo di Città (cominciate con la mancata elezione del presidente del consiglio comunale Carmela Peschechera alla prima votazione e proseguite con la mancanza del numero legale in innumerevoli occasioni fino ad arrivare alla querelle sul PUTT) ha ribadito la necessità di ritrovare la coesione, condizione fondamentale per proseguire il cammino.

Tale necessità è stata accolta dai consiglieri che hanno ribadito la loro fiducia nel primo cittadino, e lunedì non dovrebbero esserci sorprese. Il condizionale in questi casi resta sempre d'obbligo, perchè nonostante tutto non possono considerarsi completamente sanate le divergenze interne al centro-sinistra e le questioni da risolvere restano assolutamente tutte sul tavolo (rottura tra i consiglieri di Sinistra Unita, problema della rappresentanza della Lista Cascella-Insieme e problematiche interne alle diverse aree del PD, solo per citarne alcune) ed anche perchè l'approvazione dei punti all'ordine del giorno avverrà con numeri molto risicati. Al momento infatti, è dato certo che alla seduta di lunedì non prenderanno parte (salvo novità dell'ultim'ora) i consiglieri Carmine Doronzo, Pasquale Ventura, Antonio Santermo e Nicola Ruta, tutti assenti giustificati per motivi extrapolitici. Questo riduce a 17 (più il sindaco) i consiglieri del centro-sinistra presenti e di conseguenza assottiglia i numeri della maggioranza. Un brivido in più dunque, con il sindaco che, lo ricordiamo, dovrà ritirare le dimissioni entro le 23.59 del 14 aprile, un brivido che però almeno apparentemente dovrebbe restare tale. Ma si sa, in politica, e soprattutto a Barletta, le sorprese non finiscono mai.
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