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Barletta e l'Ecotassa: il 74,42% potrebbe non bastare

Si rischia un'applicazione incondizionata dell'aliquota per il 2015. Il Comune si sta battendo

L'Amministrazione comunale di Barletta insieme a tanti Comuni pugliesi segue con attenzione e interesse gli sviluppi dell'audizione svoltasi l'altro giorno alla Commissione Ambiente della Regione e, in particolare, la messa a punto di nuove proposte da sottoporre al Consiglio regionale per non penalizzare ma sostenere un meccanismo di premialità per i Comuni che stanno operando per più avanzati obiettivi di raccolta differenziata. Per ristabilire un'equa tassazione alla luce dei reali risultati conseguiti nell'ambito della raccolta differenziata è necessario ricondurre la misura eccezionale prevista lo scorso anno a favore dei Comuni che erano riusciti a incrementarla del 5% in una norma strutturale che consenta ai Comuni virtuosi di ottenere il riconoscimento degli sforzi profusi e ai propri cittadini il giusto ristoro economico.

Di qui l'esigenza - ribadita dal sindaco Pasquale Cascella all'Anci Puglia e alla Regione - di evitare che una asettica applicazione della cosiddetta "Ecotassa" penalizzi per l'anno 2015 i Comuni che, come quello di Barletta, stanno compiendo notevoli sforzi e impegnando ingenti risorse economiche per portare a compimento il percorso di adeguamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Paradossalmente, le ultime disposizioni, mentre riconoscono a città come la nostra una aliquota pari a EUR/tonn 15,00, a valere per l'anno 2014, per aver incrementato in misura superiore al 5% la raccolta differenziata nei tempi indicati, fissano un'aliquota di ecotassa pari a EUR/tonn 25,82 proprio per il 2015 in cui si debbono consolidare i risultati. E a Barletta - è bene sottolinearlo - è già stato raggiunto il lusinghiero traguardo del 74,42 % nello scorso mese di dicembre.

Si rischia, insomma, di creare una contraddizione del tutto inspiegabile agli occhi dei cittadini che hanno fattivamente contribuito al raggiungimento di un risultato sorprendente, nonostante il notevole peso della relativa tassazione. Di qui il dovere comune di operare per una correzione normativa che consenta di consolidare gli sforzi in atto, dimostrando che il rispetto dell'ambiente fa davvero risparmiare i cittadini.
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