Politica
Barletta città della "diffida", Doronzo: «Impossibile governare così»
Il Comune non ha ancora approvato il rendiconto di gestione 2015
Barletta - sabato 28 maggio 2016
18.11
«A Barletta per approvare il rendiconto di gestione del 2015 occorre che arrivi prima il "Decreto di diffida" della Prefettura». Lo denuncia il consigliere comunale Carmine Doronzo, che espone la lettera giunta oggi all'intero consiglio comunale relativamente al rendiconto di gestione non ancora approvato e per il quale il Comune di Barletta è stato ufficialmente diffidato. «Questa è la situazione nella quale versa il nostro Comune - scrive Doronzo in una nota - Come spesso accade ci troviamo a denunciare una situazione di emergenza di cui siamo stati facili profeti, infatti con disinvolta incuranza da parte del Sindaco e della Giunta, da sempre commissariati dal dirigente al ramo, il bilancio consuntivo che doveva essere approvato entro il 30 aprile slitta di un mese, con buona pace degli inconsapevoli cittadini e del Prefetto che si trova costretto a diffidare Cascella dal temporeggiare ulteriormente all'adempimento contabile.
Inoltre discuteremo del consuntivo il 31 maggio quindi l'ultimo giorno utile anche rispetto alla proroga, tanto per sottolineare la politica del ricatto di Cascella nei confronti della sua debole maggioranza dell'inciucio PD-NCD. L'approvazione del consuntivo 2015 oltre il suo termine di legge si può definire come una "furbata" per evitare di poter fare per tempo gli opportuni controlli sul corretto impiego delle risorse stanziate per il 2015 e per fare confronti e proposte emendative sul preventivo 2016. Infatti durante l'approvazione del bilancio preventivo 2016 alla nostra domanda sulle sorti del consuntivo 2015 l'amministrazione ha risposto con parole tutt'altro che chiare e con motivazioni poco plausibili per la normale gestione di un ente pubblico capoluogo di provincia.
La poca trasparenza degli atti economici, i sotterfugi e le mancate risposte alle nostre domande sono ormai sotto gli occhi vigili di tutti noi cittadini, infatti ancora attendiamo, dall'ultimo consiglio comunale, una risposta su tutte quelle opere pubbliche con stanziamento certo nel 2015 che non sono mai state avviate: una tra tante è il rifacimento del manto erboso dello stadio "Lello Simeone" che versa in condizioni indecorose. Nessuno ci ha ancora detto con certezza dove sono quelle somme di denaro pubblico, ma sta di fatto che pretenderemo chiarezza nel prossimo consiglio comunale perché riteniamo che così sia impossibile continuare a governare».
Inoltre discuteremo del consuntivo il 31 maggio quindi l'ultimo giorno utile anche rispetto alla proroga, tanto per sottolineare la politica del ricatto di Cascella nei confronti della sua debole maggioranza dell'inciucio PD-NCD. L'approvazione del consuntivo 2015 oltre il suo termine di legge si può definire come una "furbata" per evitare di poter fare per tempo gli opportuni controlli sul corretto impiego delle risorse stanziate per il 2015 e per fare confronti e proposte emendative sul preventivo 2016. Infatti durante l'approvazione del bilancio preventivo 2016 alla nostra domanda sulle sorti del consuntivo 2015 l'amministrazione ha risposto con parole tutt'altro che chiare e con motivazioni poco plausibili per la normale gestione di un ente pubblico capoluogo di provincia.
La poca trasparenza degli atti economici, i sotterfugi e le mancate risposte alle nostre domande sono ormai sotto gli occhi vigili di tutti noi cittadini, infatti ancora attendiamo, dall'ultimo consiglio comunale, una risposta su tutte quelle opere pubbliche con stanziamento certo nel 2015 che non sono mai state avviate: una tra tante è il rifacimento del manto erboso dello stadio "Lello Simeone" che versa in condizioni indecorose. Nessuno ci ha ancora detto con certezza dove sono quelle somme di denaro pubblico, ma sta di fatto che pretenderemo chiarezza nel prossimo consiglio comunale perché riteniamo che così sia impossibile continuare a governare».