Crollo a Canne della Battaglia
Crollo a Canne della Battaglia
Cronaca

Annibale in mostra, ma disagi e crolli a Canne della Battaglia

La segnalazione del presidente del Comitato Pro Canne Nino Vinella

Nuovi crolli in queste ore nel cuore della cittadella archeologica di Canne della Battaglia. Stavolta sono stati anche fotografati, ieri pomeriggio, da un ospite d'eccezione e molto competente: il prof. Taher Ghalia, direttore del Museo del Bardo a Tunisi, che nella mattinata era intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della corazza sannitica (III secolo avanti Cristo) concessa in prestito dall'importante istituzione culturale tunisina alla mostra "Annibale. Un viaggio" nei sotterranei del Castello.

«E così, mentre in pompa magna si svolgeva il cerimoniale per un'esposizione di sicuro valore scientifico ma totalmente disconnessa dalla triste realtà archeologica di Canne della Battaglia, il riscontro immediato è avvenuto sotto la sguardo della illustre personalità culturale straniera» scrive il presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia Nino Vinella. «Una vistosa e rovinosa caduta di pietre (forse causata dalle recenti abbondanti piogge dei giorni scorsi nella zona, con pericolosi allagamenti nelle campagne e l'intransibilità della ferrovia Barletta-Spinazzola per fango e detriti sulla massicciata) proprio lungo il "decumano", ovvero la strada principale che attraversa l'abitato storico di Canne della Battaglia, la strada più vista, più visitata e più frequentata del sito archeologico divenuto il "tormentone" di questa estate a causa della chiusura al pubblico nelle giornate di Ferragosto. Con relativi strascichi di stampa, titoloni a tutta pagina ma nulla di più rispetto al solito e melenso copione.

E' solo l'ennesimo sfregio, appena ultimo in ordine di tempo alla cittadella di Canne della Battaglia: dove, nel 2003, si verificò un ancora più visto crollo nella cinta muraria esterna alla Cittadella, nel muro restaurato (ma si fa per dire) durante l'ultimo cantiere e che franò (senza tuttora essere stato riparato, tanto da aver visto crescere su si sé una montagna di erbacce) mentre il vicino muro di origine e costruzione medievale ha resistito e tuttora resiste non solo all'usura del tempo ma anche a quella di determinati "lavori" non eseguiti a regola d'arte. Come il nuovo plesso fantasma dell'Antiquarium (quello storico venne inaugurato da Aldo Moro, ministro della pubblica istruzione, domenica 21 aprile 1958) che resta chiuso con evidenti lesioni orizzontali lungo tutto il suo perimetro. Soldi pubblici spesi al vento.

Come altri finanziamenti in lista d'attesa potrebbero seguire lo stesso amaro destino: e mica bruscolini, tutt'altro. Il milione e 400 euro destinato a completare questo "nuovo" Antiquarium, ma che, senza nemmeno essere partiti, già sono fermi e bloccati al capolinea a causa del contenzioso già sorto fra le uniche due imprese partecipanti alla gara d'appalto bandita dalla Direzione regionale dei Beni Culturali. Contenzioso rigorosamente sottaciuto da tutte le autorità competenti (dalle strutture ministeriali, dal Polo museale neonato, dal Comune di Barletta nella persona del sindaco Cascella che si è tenuto per sé la delega alla cultura) per evidenti imbarazzi e mal di pancia data la sovraesposizione mediatica di queste ultime settimane. Alla già considerevole cifra in questione, si dovranno accompagnare gli altri 300.000 euro stanziati nell'apposito capitolo di bilancio dalla Regione Puglia.

Ma tanti soldi, come quelli già arrivati in passato e rispediti al mittente (i 750.000 pervenuti sotto il sindaco Maffei nel 2007 e mai utilizzati con danni enormi all'erario comunale anche per la penale di 25.000 euro pagata all'impresa appaltatrice che vinse il ricorso contro l'amministrazione comunale per impossibilità a completare le opere assegnate) fanno gola solo a chi su Canne della Battaglia vuole speculare. Anche con la propaganda di una certa politica chiacchierona e ruffiana. Noi del Comitato diciamo basta».
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