Storia e cultura
Notte bianca al liceo classico "Casardi"
venerdì 15 gennaio 2016
Liceo Classico "Casardi"
Venerdì 15 gennaio si terrà in molti licei italiani la Notte Bianca e anche il liceo Classico A. Casardi di Barletta prenderà parte all'iniziativa che si terrà dalle ore 19:00 alle ore 22.30. In questa occasione i ragazzi di scuola media che a breve dovranno scegliere quale scuola frequentare sono gentilmente invitati a recarsi presso il plesso per comprender meglio che, nonostante il calo di iscrizioni che negli ultimi anni ha investito i licei classici, è una scuola che può dare molto.
Perché sceglierlo? Giusto per citarne alcuni, perché educa a quel patrimonio infinito di bellezza trasmessoci dagli antichi, favorisce la capacità logica, insegna valori di ieri ma attuali e spendibili nel nostro presente e futuro. Grazie alle "lingue morte" impariamo a ragionare, a resistere, a risolvere problemi veri e non solo meri esercizi. Per questo il liceo classico non può e non deve morire. Umberto Eco, riferendosi proprio al liceo classico, ha dichiarato che esso prepara alle professioni del futuro nonostante in molti differiscano da tale opinione al giorno d'oggi; Ma contro qualsiasi detrattore una cosa è certa : esso coltiva l'umanità. E poi, per spiegare la scelta del liceo classico potremmo sprecare troppe, tante parole, ma preferiamo servirci di una citazione tratta dal celebre film 'L'Attimo fuggente' e che ben può comprendere chiunque abbia trascorso quegli anni studiando gli autori e i poeti greci e latini: "Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita".
Perché sceglierlo? Giusto per citarne alcuni, perché educa a quel patrimonio infinito di bellezza trasmessoci dagli antichi, favorisce la capacità logica, insegna valori di ieri ma attuali e spendibili nel nostro presente e futuro. Grazie alle "lingue morte" impariamo a ragionare, a resistere, a risolvere problemi veri e non solo meri esercizi. Per questo il liceo classico non può e non deve morire. Umberto Eco, riferendosi proprio al liceo classico, ha dichiarato che esso prepara alle professioni del futuro nonostante in molti differiscano da tale opinione al giorno d'oggi; Ma contro qualsiasi detrattore una cosa è certa : esso coltiva l'umanità. E poi, per spiegare la scelta del liceo classico potremmo sprecare troppe, tante parole, ma preferiamo servirci di una citazione tratta dal celebre film 'L'Attimo fuggente' e che ben può comprendere chiunque abbia trascorso quegli anni studiando gli autori e i poeti greci e latini: "Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita".