Ebraismo
Ebraismo
Evento religioso

Lech Lechà Purìm, settimana di arte, cultura e letteratura ebraica

lunedì 2 marzo 2015 fino a sabato 7 marzo
Trani e Barletta
Tornano in Puglia i giorni forti dell'ebraismo di Trani e Puglia grazie a Lech Lechà, la Settimana di Arte, Cultura e Letteratura Ebraica, quest'anno alla sua terza edizione in coincidenza con la festa ebraica di Purìm. In programma nelle città di Trani e Barletta, è un appuntamento atteso con grande entusiasmo non solo da quanti vivono l'identità e la cultura ebraica in prima persona ma anche da parte di tutti coloro – e sono ogni anno di più – che desiderano conoscere maggiormente e profondamente l'ebraismo; un'aspettativa più che legittima in un territorio come quello del Sud nel quale i rapporti con la cultura ebraica vantano un passato plurimillenario. La Conferenza Stampa di presentazione è in programma a Bari, presso la sede della Mediateca Regionale (Via Zanardelli 30) il prossimo 23 febbraio alle ore 11.30; interverranno Silvia Godelli (Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia), Pier Luigi Campagnano (Presidente della Comunità ebraica di Napoli), Cosimo Yehudà Pagliara (referente regionale della comunità di Napoli), Francesco Lotoro (pianista).

Saranno a decine gli eventi che fra Trani e Barletta "racconteranno" la cultura ebraica: conferenze, presentazioni di libri, concerti, danze, cucina kasher, studio dei testi scritturali e lo Shabbath nell'incantevole scenario di Piazzetta Scolanova dinanzi alla Sinagoga, tornata a nuovo splendore dopo i recenti lavori di restauro. Altre location a Trani saranno l'Auditorium San Luigi (Piazza Mazzini), il Liceo Statale Classico e Scienze Umane F. De Sanctis e il Ristorante Taverna Portanova dove si potrà mangiare kasher sotto stretta sorveglianza rabbinica; mentre a Barletta Lech Lechà farà capo al Liceo Artistico N. Garrone (Via Cassandro 2), alla Sala Comunità S. Antonio (Via Madonna degli Angeli) e alla Sala Athenaeum (Via Madonna degli Angeli 29).

Il titolo della nuova edizione del Lech Lechà – il cui vasto programma sarà illustrato in Conferenza Stampa – ha voluto legarsi quest'anno a una imminente ricorrenza ebraica, la festa di Purim: essa cade il 14 del mese di Adàr, secondo il calendario ebraico (4–5 marzo 2015 secondo il calendario civile). È una festa gioiosa istituita successivamente a quelle stabilite dalla Toràh in ricordo della salvezza del popolo ebraico ad opera della regina Ester. La tradizione vuole che durante il Regno di Assuero, re di Persia e di Media, avvenne che il più potente dei dignitari del re, Hamàn fu indispettito da Mordechài, cugino e tutore della regina Ester, il quale non si inchinava al suo passaggio. Hamàn istigò il re Assuero a emettere l'ordine di distruggere tutto il popolo ebraico cui Mordechài apparteneva. Fu perciò estratto il pur (la sorte) del giorno in cui la distruzione sarebbe avvenuta: il 13 di Adàr. La regina Ester riuscì tuttavia a capovolgere le sorti ottenendo la distruzione di Hamàn e la salvezza degli ebrei di Persia. Questi avvenimenti sono narrati nella Meghillàth Ester (Rotolo di Ester) che viene letta in tale ricorrenza.

"Ancora a Sud, verso Trani e la Puglia – ha dichiarato Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia – Una settimana intera di manifestazioni culturali che rieditano tradizioni fondamentali dell'ebraismo spaziando oltre i confini della contemporaneità alla ricerca di radici antiche e di prospettive per il futuro. L'intenso titolo di questo festival (Lech Lechà ossia Va' verso te stesso) richiama simbolicamente la dimensione dell'interiorità, i valori del dialogo spirituale, le ragioni più profonde della relazione con sé stessi e con l'alterità.

"Quando si parla di ebraismo – sottolinea la Direzione Artistica, quest'anno condivisa da Cosimo Yehudà Pagliara, Francesco Lotoro e Ottavio Di Graziasi intende quello che risiede nel coraggio degli ebrei che dopo 500 anni riaprirono la Sinagoga Scolanova di Trani ripristinandone culto e vita ebraica; la rinascita dell'ebraismo pugliese costituisce una inesauribile fonte di arricchimento della cultura mediterranea ed è stata di stimolo alla rinascita dell'ebraismo in Calabria e Sicilia."

"Credo ci siano tutti i presupposti per definire Lech Lechà uno dei più importanti eventi in assoluto dell'ebraismo italiano. – aggiunge Pier Luigi Campagnano, Presidente Comunità ebraica di NapoliL'impegno per la promozione dell'ebraismo e del dialogo intermediterraneo promosso dagli ebrei di Puglia è fondamentale nell'Italia ebraica; la Comunità di Napoli, responsabile per la circoscrizione del Meridione, sosterrà con ogni mezzo la rinascita dell'ebraismo nel Mezzogiorno. L'auspicio è che esso si riveli altresì momento ideale per la promozione dei valori dell'interculturalità, autentica bandiera dell'ebraismo e delle culture del Mediterraneo."


LECH LECHÀ Purìm לך לך פורים
Settimana di arte, cultura e letteratura ebraica

שבוע של אומנות, תרבות וספרות עברית

TRANI, Barletta

2 – 7 marzo 2015 11 – 16 אדר 5775


I. Reshìt. Convegni su ebraismo, storia ebraica e Israele
II. Sefarìm. Fiera del libro ebraico e presentazioni librarie con gli Autori

III. Yeshivà. Tefillòth e Lezioni rabbiniche presso la Sinagoga Scolanova

IV. Il canto di Abramo. Concerti, musiche e danze tradizionali ebraiche

V. Chi è rimasto a bottega? Pranzo e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica

VI. Yom haShabbath. Il Sabato, cuore pulsante della vita ebraica

VII. La notte dell'ebraismo tranese

LUNEDÌ 2 MARZO 2015 Trani


Sefarim
Liceo Statale Classico e Scienze Umane F. De Sanctis alle ore 9:30
Thomas Saintourens. Il Maestro. Edizioni Piemme
presenta Francesco Lotoro
conduce Danilo Marano
Se tutti questi musicisti fossero sopravvissuti, la cultura umana e il mondo musicale del XX secolo si sarebbero sviluppati diversamente. La musica è fatta d'aria, oltrepassa il filo spinato e confluisce nel libro Il Maestro di Thomas Saintourens tramite storie di uomini e ricercatori di opere perdute.

LUNEDÌ 2 MARZO 2015 Barletta


Reshit
Sala Comunità S. Antonio alle ore 17:00
I love Israel. Sentimenti dell'ebreo nei riguardi di Eretz Israel
relatore Guido Regina
modera Ottavio Di Grazia
Israele è un'idea prima che uno Stato o una porta d'accesso alle cose dello spirito. Foraggia sentimenti, ispira energie d'amore, scatena odii incontrollabili (da parte di chi Israele non lo conosce) e porta il nome di un patriarca, quel Yaakov che "combattè persino contro Dio". A parlarne Guido Regina, già Primario di Chirurgia vascolare presso il Policlinico di Bari da anni impegnato nella promozione dei valori e della bellezza intellettuale incarnata nello Stato ebraico.

Sala Comunità S. Antonio alle ore 18:00
La kasheruth come profilassi del corpo e della mente
relatore Rav Scialom Bahbout
modera Ottavio Di Grazia
la lezione è dedicata alla memoria di Concetta Dadamo z.l.
Il nutrimento materiale è paritetico a quello spirituale, a esso sono dedicati fiumi di pagine di Torà, Mishnà e Talmud al punto che è nata una disciplina, la kasherut. Non si può mescolare latte (o suoi derivati) e car­ne durante lo stesso pasto, sono ammessi solo quadrupedi che hanno l'unghia spaccata e sono ruminanti, l'animale va macellato in modo conforme alla halachà. Gli animali marini devono avere scaglie e pinne; questo esclude frutti di mare, molluschi e crostacei. Rav Scialom Bahbout, laureato presso il Collegio Rabbinico Italiano è stato tra i fondatori della rinata comunità ebraica di Trani; già Rabbino Capo di Napoli, è attualmente Rabbino Capo di Venezia.

Sefarim
Sala Comunità S. Antonio alle ore 19:00
Serena Di Nepi. Sopravvivere al ghetto. Per una storia sociale della comunità ebraica nella Roma del cinquecento. Viella editore
presenta l'Autrice del libro Serena Di Nepi
conduce Ottavio Di Grazia
C'è qualcosa che lega indissolubilmente il popolo ebraico ai libri. Gli ebrei possiedono il Libro per eccellenza: la Torà, non solo Legge scritta da Dio e summa della storia dell'Umanità e dell'Universo ma thesaurus della Scienza e Tecnica che segna i meccanismi dell'intelletto, scaffale di idee e valori utili a esercitare il gusto del progresso e della libertà d'espressione. La Torà ha reso quello ebraico un popolo all'avanguardia nella scoperta di metodi di ricerca del sapere umano. Libri di argomento ebraico saranno presentati dagli Autori con la partecipazione di giornalisti e uomini di cultura. Ogni libro sarà acquistabile presso lo Stand di editoria e discografia ebraica a margine della relativa presentazione (a cura della Libreria La Penna Blu, Barletta) con una ricca offerta di opere editoriali, saggistica, letteratura religiosa e sociale, romanzi e pubblicazioni recenti di autori ebrei. Il ghetto di Roma nacque nel 1555 con la bolla Cum nimis absurdum e sconvolse la società ebraica al termine di un periodo difficile iniziato nel 1493 con l'arrivo degli ebrei espulsi dalla Spagna e culminato nel 1553 con il rogo del Talmud in piazza Campo de' Fiori. La ricerca si dipana tracciando un quadro della società ebraica nel periodo precedente l'inaugurazione del ghetto e nei decenni successivi. Serena Di Nepi ha conseguito il dottorato in Storia moderna presso il Dipartimento di storia moderna e contemporanea dell'Università di Roma La Sapienza, ha collaborato con Museo Ebraico di Roma, Museo dell'Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano.

Il Canto di Abramo

Sala Athenaeum alle ore 20:00

Józef Koffler e l'avanguardia musicale tra le due Guerre
Recital pianistico di musiche di Józef Koffler
pianista Elzbieta Sternlicht
Il compositore, didatta e musicologo polacco Józef Koffler nacque a Stryj (oggi in Ucraina) il 28.11.1896. Studiò a Vienna con Paul Graener, Guido Adler e Felix Weingartner, dal 1921 al 1924
studiò con Arnold Schönberg. Avanguardia della scuola dodecafonica polacca, insegnò composizione dodecafonica a Lwów. Successivamente all'occupazione tedesca dell'Ucraina fu catturato con la moglie e il figlio e trasferito presso il Ghetto polacco di Wieliczka, dopo la liquidazione del Ghetto agli inizi del 1944 fu ucciso dalle Einsatzgruppen presso Krosno (nel sud della Polonia). La pianista Elzbieta Sternlicht ha studiato a Varsavia con Zbigniew Drzewiecki e a Parigi con Vlado Perlemuter, Suzanne Roch, Jacqueline Dussol e Magda Tagliaferro. Trasferitasi a Berlino nel 1977 è docente presso la Universität der Künste. Ha tenuto concerti e masterclass in Europa, USA, America Latina e Asia. Ha registrato l'integrale pianistica di Józef Koffler.

Chi è rimasto a bottega?

Ristorante Taverna Portanova dalle ore 21:00 alle ore 23:00
Pranzo e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica

A Trani, dalla cena di lunedì 2 marzo alla cena di sabato 7 marzo a pochi passi dalla Sinagoga Scolanova presso il Ristorante Taverna Portanova (Piazza Ferdinando Lambert 7) si può mangiare kasher sotto stretta sorveglianza del Rabbinato di Napoli al costo promozionale di € 17,00 (diciassette/00).

MARTEDÌ 3 MARZO 2015 Barletta

Sefarim
Hall Ristorante Il Brigantino 2 alle ore 9:30
a cura del Liceo Artistico N. Garrone
Thomas Saintourens. Il Maestro. Edizioni Piemme
presenta Francesco Lotoro, Paolo Candido
conduce Danilo Marano

MARTEDÌ 3 MARZO 2015 Trani

Chi è rimasto a bottega?

Ristorante Taverna Portanova dalle ore 13:00 alle ore 15:00 e dalle ore 21:00 alle ore 23:00
Pranzo e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica

Yeshivà
Sinagoga Scolanova alle ore 12:00
Lezione del Rabbino Capo di Napoli Rav Umberto Piperno
Preghiera pubblica e privata attraverso gli scritti di Ieshaya' da Trani detto il Mabit
Il luogo in cui si studia la Torà e la Mishnà è chiamato Beth haMidrash o Yeshivà. Sotto la guida di Rav Umberto Piperno, Rav Scialom Bahbout, Maskil Valter Di Castro e Maskil Marco Dell'Ariccia si studia approfonditamente Tefillà, Torà, Talmud, Halachà e soprattutto la festa di Purìm che si svolgerà durante i giorni di LECH LECHÀ. Una full immersion nei testi che costituiscono l'ossatura dell'ebraismo e che danno la cifra del pensiero storico ebraico che guarda alla Torà scritta e orale come guida universale e unica fonte dei valori fondamentali della civiltà euromediterranea. Rav Umberto Piperno ha studiato presso il Collegio Rabbinico Italiano di Roma e presso la Yeshiva University a New York. Già Rabbino Capo di Trieste dal 1996 al 2006 e Rabbino della Sephardic Congregation di Riverdale (New York), è attualmente Rabbino Capo di Napoli.

Reshit
Sinagoga Scolanova alle ore 17:00
INAUGURAZIONE SINAGOGA SCOLANOVA dopo i lavori di restauro
"…Abramo andò a Sud e arrivò sino a Hebron". Il nuovo Mezzogiorno ebraico
1. Lezione del Rabbino Capo di Napoli Umberto Piperno
Democrazia e Repubblica nel commento di Abravanel redatto a Monopoli
la lezione è dedicata alla memoria di Cesare Colafemmina z.l.
2. Interventi
Renzo Gattegna presidente Unione Comunità Ebraiche Italiane
Pier Luigi Campagnano presidente Comunità ebraica di Napoli
Rav Umberto Piperno Rabbino Capo Comunità Ebraica di Napoli
Clara Minerva Prefetto della Provincia di Barletta–Andria–Trani
Maria Rita Iaculli Commissario prefettizio Comune di Trani
Pasquale Cascella Sindaco Comune di Barletta
modera Cosimo Yehudàh Pagliara
3. Lezione del Rabbino Capo di Venezia Scialom Bahbout
Il Rotolo di Ester e l'eclissi di Dio
la lezione è dedicata alla memoria di Nicola Avraham Zecchillo z.l.
Quando Abramo lasciò Ur–Kasdìm per Canaan, percorse il nuovo paese e ovunque andasse costruiva un altare e proclamava il nome del Dio unico. È scritto (Genesi 12:9): "Abramo camminava e viaggiava verso sud". Nel Meridione d'Italia, dopo la cacciata del 1541, è venuto a mancare l'ebreo come interlocutore nel dialogo tra fedi e culture; tra gli obiettivi di LECH LECHÀ c'è il ritorno e la diffusione dell'ebraismo in Puglia e non c'è occasione più propizia che annunciarne i suoi valori e il suo messaggio etico nel giorno della inaugurazione della Sinagoga Scolanova dopo i recenti lavori di restauro.

Reshit
Auditorium S. Luigi alle ore 19:00
Antisemitismo metafisico di Heidegger e autoannientamento di un pensiero filosofico
relatori Francesco Fistetti, Ottavio Di Grazia
modera Piero Di Nepi
Martin Heidegger (1889 – 1976) definì la Shoah un'operazione di "autoannientamento degli ebrei". La sconfitta del Reich si trasforma nel fallimento di una presunta missione planetaria del popolo tedesco e nel default della carriera accademica del filosofo interdetto dall'insegnamento nel 1946. Per Heidegger lo sterminio della Judenschaft non sarebbe altro che un Selbstvernichtung del quale il popolo ebraico fu causa primaria. Pensiero inquietante ma bandire il pensiero di Heidegger potrebbe non essere la soluzione e non c'è occasione migliore per riflettere sulla Shoah quale contrastare tale dottrina mediante una impietosa analisi critica. Profondo conoscitore del pensiero heideggeriano, Francesco Fistetti è docente di Storia della filosofia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze filosofiche dell'Università degli Studi Aldo Moro di Bari nonchè membro del Collegio del Dottorato di ricerca in Filosofia presso il medesimo Dipartimento. Ottavio Di Grazia, docente di Filosofia Teoretica presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Castellammare di Stabia–Sorrento è altresì docente di Storia dell'Oriente Cristiano e Storia delle Religioni del Mediterraneo presso l'Università S. Orsola Benincasa di Napoli.

Il Canto di Abramo

Auditorium S. Luigi alle ore 20:30

Jozef Koffler e l'avanguardia musicale tra le due Guerre
Recital pianistico di musiche di Józef Koffler
pianista Elzbieta Sternlicht

MERCOLEDÌ 4 MARZO 2015 Trani


Reshit
Liceo Statale Classico e Scienze Umane F. De Sanctis alle ore 9:30
Paul Schreiner e il Campo di concentramento croato di Jasenovac
introduce Suzana Glavaš
relatore Paul Schreiner
conduce Ottavio Di Grazia
Il Campo di concentramento croato di Jasenovac registrò 72.193 vittime. Paul Schreiner, ingegnere ceramico di fama mondiale nato a Zagabria, perse nonni, madre, sorella e zii a Jasenovac, altri suoi parenti furono deportati presso il Campo di Loborgrad e infine ad Auschwitz. Nel 1951 Schreiner emigrò in Israele, ivi fu assunto presso l'Università di Haifa e fondò il primo Dipartimento di Ricerca Tecnologica di Industria Ceramica. Schreiner è autore del libro Memorie sulla Shoah in Croazia. Le testimonianze dirette di tre sopravvissuti curato da Suzana Glavaš, laureata in Lingua e letteratura italiana e in Letterature comparate presso l'Università di Zagabria.

Chi è rimasto a bottega?

Ristorante Taverna Portanova dalle ore 13:00 alle ore 15:00 e dalle ore 21:00 alle ore 23:00
Pranzo e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica
si ricorda che mercoledì 4 marzo gli ebrei osservano il digiuno di Ester dall'alba al tramonto

Sefarìm
Auditorium S. Luigi alle ore 11:00
Stefano Jesurum. Israele, nonostante tutto. TEA
presenta l'Autore del libro Stefano Jesurum
conduce Cosimo Yehudàh Pagliara
Israele, nonostante tutto è Il diario di viaggio di un autore che sente con forza l'affinità sentimentale con Israele e la sua realtà, con problemi e angosce che ne attraversano da sempre l'esistenza fisica e morale. Ciò non gli impedisce di vedere odi, pregiudizi, violenza di certe prese di posizione della politica israeliana. Incontra politici, scrittori, artisti e gente comune: israeliani, palestinesi e arabi. Con tutti si confronta e ascolta, varcando il confine che separa non territori e anime. Stefano Jesurum, tra i fondatori di Repubblica e inviato speciale all'Europeo, scrive sul Corriere della Sera. È autore di saggi quali Essere ebrei in Italia e Primo Levi, è consigliere della Comunità ebraica di Milano e membro del Comitato scientifico del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.

Yeshivà
Sinagoga Scolanova alle ore 12:00
Lezione del Maskil Valter Di Castro
Dal Taa'nit alla Simchà, dal digiuno alla gioia. Differenze storiche e halachiche tra il digiuno di Ester e gli altri digiuni
Il digiuno di Ester cade alla vigilia di Purìm, il 13 di Adàr e si osserva in ricordo del digiuno di 3 giorni della regina Ester per la salvezza del suo popolo. Come Purìm, questo digiuno non è indicata dalla Toràh. Il digiuno era praticato dagli ebrei prima di una battaglia e anche Moshè, prima di combattere contro Amalèk, fece digiuno. Il digiunare dispone l'animo al raccoglimento e alla preghiera e predispone la misericordia di Dio verso la sofferenza umana.

Reshit
Auditorium S. Luigi alle ore 16:00
Parigi 9 gennaio 2015 e la geopolitica di un nuovo antisemitismo
relatori Guido Vitale, Piero Di Nepi, Cosimo Yehudàh Pagliara
modera Dov Holzer

Probabilmente siamo di fronte a un "nuovo" antisemitismo; non religioso o secolare o ideologicizzato nel Mein Kampf o camuffato dietro l'antisionismo ma germogliato nelle banlieue metropolitane, generalmente professato da elementi di provenienza mediorientale o nordafricana cittadini a pieno titolo dei rispettivi Paesi europei e che talora si nutre non già di estrema destra neonazista ma di sinistra radicale filopalestinese sbandierando un Islam più volte sconfessato dalla maggior parte della popolazione di fede islamica. Su questo tema si confrontano Guido Vitale (coordinatore dei Dipartimenti Informazione e Cultura dell'U.C.E.I. e direttore del giornale dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche), Piero Di Nepi (redattore del mensile ebraico Shalom) e Cosimo Yehuda Pagliara (referente regionale della Comunità ebraica di Napoli, avvocato penalista e cassazionista specializzato in penale dell'impresa e pubblica amministrazione).

Sefarìm
Auditorium S. Luigi alle ore 17:00
Paul Schreiner. Memorie sulla Shoah in Croazia. Le testimonianze dirette di tre sopravvissuti. Tullio Pironti editore
introduce la curatrice del libro Suzana Glavaš
presenta l'Autore del libro Paul Schreiner
conduce Ottavio Di Grazia

Reshit
Auditorium S. Luigi alle ore 18:30
Giornalismo italiano e Stato di Israele; cronaca, riflessione e pregiudizio
relatori Stefano Jesurum, Guido Vitale, Oscar Iarussi
modera Guido Regina
Israele è forse l'unico Stato sovrano per il quale l'analisi dei giornali sembra talora pervasa da ansia di giudizio; raramente il giornalista affronta imparzialmente la questione israelo–palestinese e non di rado il lettore percepisce l'idea di un giornalismo per il quale cronaca e storia talora coincidono. A discutere l'argomento lo scrittore e giornalista del Corriere della Sera Stefano Jesurum, il direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale e Oscar Iarussi (giornalista e critico cinematografico, direttore delle pagine di Cultura e Spettacoli de La Gazzetta del Mezzogiorno e membro della Commissione per la cinematografia del ministero dei Beni e Attività culturali).

Il Canto di Abramo
Auditorium S. Luigi alle ore 20:30

La letteratura pianistica dedicata all'adolescenza

pianisti Lea Lallo, Amelia Merlino
musiche di Robert Schumann e Claude Debussy
Le giovani pianiste Lea Lallo e Amelia Merlino eseguono rispettivamente Kinderszenen op.15 (scritta da Robert Schumann nel febbraio del 1838 e ispirate dalle lettere scritte dalla moglie Clara Wieck) e Children's Corner (scritta da Claude Debussy e dedicata a sua figlia Chouchou).

Yeshivà
Sinagoga Scolanova dalle ore 19:00 alle ore 21:30
Vigilia di Purìm e Prima Lezione di Purìm tenuta dal Maskil Marco Dell'Ariccia
Circa 2500 anni fa molti ebrei esuli in Babilonia tornarono in Eretz Israel guidati da Ezra e Nehemia mentre altri scelsero di restare sotto re Assuero il quale, dopo aver ripudiato la sua prima moglie, convocò a corte le più belle ragazze delle 127 province del suo regno; fu scelta Ester, ragazza ebrea cresciuta da suo cugino e tutore Mordechai ma di entrambi il re ignorava che fossero parenti ed ebrei. Un giorno Mordechai seppe che alcuni servi congiuravano per uccidere il re: avvertì Ester e il complotto fu sventato. In segno di gratitudine il re ricompensò Mordechai ma il visir Hamàn prese in odio sia Mordechai che il popolo ebraico. Tramite stratagemmi Hamàn convinse Assuero a firmare un editto in base al quale gli ebrei sarebbero stati sterminati in tutto il regno e tirò a sorte il giorno dell'eccidio: il 13 di Adar. Mordechai seppe del piano di Hamàn e chiese l'aiuto di Ester. Benché la regina non potesse presentarsi al re senza un suo invito, ella si recò ugualmente da Assuero e lo invitò per il giorno dopo a un banchetto durante il quale Ester smascherò Hamàn e rivelò la sua congiura contro gli ebrei. Assuero ordinò che Hamàn fosse impiccato con i suoi figli e che tutti gli ebrei fossero liberi; la regina Ester ordinò che gli ebrei festeggiassero quel giorno che fu chiamato Purìm a ricordare il capovolgimento delle sorti di Hamàn e Israele.

GIOVEDÌ 5 MARZO 2015 Barletta


Reshit
Liceo Artistico N. Garrone alle ore 9:30
Paul Schreiner e il Campo di concentramento croato di Jasenovac
introduce Suzana Glavaš
relatore Paul Schreiner
conduce Ottavio Di Grazia

GIOVEDÌ 5 MARZO 2015 Trani


Yeshivà
Sinagoga Scolanova dalle ore 9:00 alle ore 12:00
Tefillà di Purìm e Seconda Lezione di Purìm tenuta dal Maskil Marco Dell'Ariccia
La lettura della Meghillà accompagnata dal calpestìo dei piedi ogni volta che viene nominato Hamàn. A Purìm occorre adempiere ai precetto di assistere alla lettura del Rotolo di Ester, alla mishlòach manòt (scambio di porzioni di cibo), alla mattanòt laEvionìm (offerte ai poveri) e alla seudàth Purìm (pasto di Purìm dopo la preghiera pomeridiana). In Israele la festa si prolunga anche al 15 di Adàr e viene chiamata Purìm Shushàn (Purìm di Susa). L'uso è che si gioisca cantando, ballando e bevendo vino fin quasi al punto da confondersi eslamando non: arùr Hamàn (maledetto Hamàn) e barùch Mordechài (benedetto Mordechai) ma addirittura il contrario.

Reshit
Auditorium S. Luigi alle ore 12:00
"C'è un popolo sparso e diviso…". Unità del popolo d'Israele e la lezione storica del Purìm
relatori Piero Di Nepi, Roque Pugliese, Attilio Funaro
modera Cosimo Yehudàh Pagliara
Purìm ci ricorda che spesso molti ebrei cadono nell'errore di assumere usi e costumi sociali non ebraici. Si assimilano, ossia si mascherano. La storia di Ester, ebrea costretta ad assimilarsi e nascondere la propria identità sin quando quella del suo popolo non fosse stata messa in pericolo, insegna che per gli ebrei nulla può essere scambiato con la propria identità. Oggi nuovi Hamàn incitano le masse a rinnegare la storia più recente, distruggere Israele e cancellarlo dalle carte geografiche ma dall'altra parte non c'è più un popolo "sparso e diviso" come narra il Rotolo di Ester. Ebrei italiani di varia provenienza storico–geografica (i romani Piero Di Nepi e Attilio Funaro, il calabrese Roque Pugliese, il brindisino Cosimo Yehudàh Pagliara nelle vesti di moderatore) raccontano il loro vissuto ebraico fornendoci, al di là di differenze e divergenze, l'immagine di un popolo che in secoli di Diaspora non ha mai smarrito la forza della propria identità.

Chi è rimasto a bottega?

Ristorante Taverna Portanova dalle ore 13:00 alle ore 15:00 e dalle ore 21:00 alle ore 23:00
Pranzo di Purìm e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica

Yeshivà
Sinagoga Scolanova alle ore 17:00
Lezione di Cosimo Yehudàh Pagliara
Borè perì ha–gafen. Vino kasher, produzione, lavorazione e degustazione
Bevanda per eccellenza, il vino è sacro sin da quando è grappolo d'uva. Su di esso si recita di Sabato una particolare benedizione, il kiddush. Il vino kashèr deve essere controllato in ogni sua fase dagli ebrei. Ma kashèr deve essere tutto il cibo ebraico, durante Pesach è kashèr persino il bicarbonato e il gas dell'acqua minerale. Eccessivo snobismo religioso? Nient'affatto. Mangiare e bere tutto ciò che si trova al supermercato è quanto di più facile ci sia ma all'ebreo è stato dato un codice di vita differente. la libertà è tale quando è regolata dalle leggi e il cibo non fa eccezione.

Reshit
Auditorium S. Luigi alle ore 19:00
"Je suis Charlie, Je suis Juif"; l'Europa delle culture religiose dopo i fatti di Parigi
relatori Andrea Lovato, Ugo Villani
modera Ottavio di Grazia
I recenti sanguinosi attentati di Parigi nei confronti del magazine satirico Charlie Hebdo e del supermercato kasher pongono, in modalità differenti, preoccupanti interrogativi su libertà d'espressione e satira ma anche su dichiarati piani di violenta destabilizzazione sociale da parte di esponenti terroristi di presunta ispirazione islamica. A discutere sulla delicata tematica Andrea Lovato (docente di Storia del diritto romano, Istituzioni di Diritto romano ed Epigrafia giuridica presso l'Università Aldo Moro di Bari) e Ugo Villani (docente di Diritto dell'Unione europea nel Dipartimento di Scienze della formazione, psicologia, comunicazione presso l'Università Aldo Moro di Bari, già docente di Diritto dell'Unione europea nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma La Sapienza e di Diritto internazionale presso la LUISS Guido Carli di Roma).

Il Canto di Abramo

Auditorium S. Luigi alle ore 20:30

Il pianoforte romantico tra '800 e '900

pianista Francesco Raddato
musiche di Caesar Franck, Frederic Chopin, Sergej Rachmaninov
Dal Prelude, Chorale et Fugue di Franck agli Etudes–Tableaux di Rachmaninov, pagine di travolgente romanticismo pianistico. Al pianoforte Francesco Raddato, diplomatosi con il massimo dei voti, lode e menzione presso il Conservatorio di Musica U. Giordano di Foggia (presso il medesimo Conservatorio sta attualmente conseguendo la laurea di 2o livello) nonchè premiato in numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali.

VENERDÌ 6 MARZO 2015 Trani


Yeshivà
Sinagoga Scolanova dalle ore 8:00 alle ore 10:30
Tefillà di Shachrìth e Talmud Torà tenuti dal Maskil Marco Dell'Ariccia

Reshit
Auditorium S. Luigi alle ore 12:00
L'ebraismo nella vita quotidiana
relatore Cosimo Yehudàh Pagliara
modera Salvatore Nardò
La parola ebreo non indica una nazionalità né designa un seguace della religione ebraica. Ebreo è chi nasce da madre ebrea o si converte alla religione ebraica. La parola ebreo compare per la prima volta in Genesi 14:13, dove Abramo viene chiamato Avraham ha–ivrì (Abramo l'ebreo) poiché discendente di Ever (terza generazione dopo Sem) o perché, dopo aver lasciato Ur–Kasdìm in Mesopotamia, andò al di là (me–ever) del fiume Eufrate per stabilirsi in Canaan, futura Terra d'Israele. Ogni popolo ha il suo fiume, come il Nilo per gli Egiziani o il Danubio per l'Europa orientale; per gli ebrei, attraversare l'Eufrate è un gesto che affida i destini di quella regione alla discendenza di Abramo padre di molte nazioni. Ma la storia ha fatto sì che gli ebrei attraversassero loro malgrado parecchi fiumi, non c'è epoca che non abbia visto gli ebrei cacciati dalla loro terra: da Tiglat Pileser, Nebucadnetsar, Roma, Spagna, dal Terzo Reich, Paesi arabi.

Chi è rimasto a bottega?

Ristorante Taverna Portanova dalle ore 13:00 alle ore 15:00
Pranzo kasher sotto sorveglianza rabbinica

Yom haShabbath
Piazzetta Scolanova alle ore 16:30
Lechà Dodì. Pensieri per prepararsi allo Shabbath e danze ebraiche a libera partecipazione
È scritto in Genesi 2:3 che Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, poiché in esso aveva cessato da tutta la Sua opera che Egli stesso aveva creato per poi elaborarla. L'obbligo dello Shabbath investe anche chi lavora alle dipendenze di un ebreo e i suoi animali, affermazione di uguaglianza e dignità umana che precorre i tempi di conquiste sociali. L'osservanza dello Shabbath è legata alle parole shamor (osserva) e zakhor (ricorda). Shamor impone l'astensione da 39 categorie di melakhòt inerenti aspetti creativi e attività sociale. Zakhor stabilisce di santificare lo Shabbath, andare in Sinagoga, cantare le zemiròt (canti) durante i pasti, accendere i lumi sabbatici, ospitare parenti e amici, dedicarsi all'intimità fisica e spirituale con il coniuge, studiare i testi sacri. Lo Shabbath inizia il venerdì (per la donna 18 minuti prima del tramonto con l'accensione di due lumi, per l'uomo qualche minuto prima del tramonto con la recita del salmo 92) e termina il Sabato sera all'uscita delle prime tre stelle visibili a occhio nudo con la Havdalà.

Yom haShabbath
Sinagoga Scolanova al tramonto
Tefillat Minchà
Kabbalat Shabbath
Hadlakat Neroth

Yom haShabbath
Ristorante Taverna Portanova dalle ore 21:00 alle ore 23:00
Cena di Shabbath
È obbligatorio prenotarsi al ristorante prima dell'entrata dello Shabbath

SABATO 7 MARZO 2015 Trani


Yom haShabbath
Sinagoga Scolanova dalle ore 9:00
Tefillàt Shachrìth, Musaf

Yom haShabbath
Ristorante Taverna Portanova dalle ore 13:00 alle ore 15:00
Pranzo di Shabbath
È obbligatorio prenotarsi al ristorante prima dell'entrata dello Shabbath

Yom haShabbath
Sinagoga Scolanova dalle ore 17:00
Divrè Torà, Minchà, Seudat shelishit, Arvit, Havdalà

La notte dell'ebraismo tranese
quartiere ebraico dalle ore 18:30 alle ore 20:00
Fascino della Giudecca. Promenade alla riscoperta delle antiche sinagoghe tranesi
a cura di Maria Pia Scaltrito
con la partecipazione dell'attore Luigi Di Schiena
"In due giorni di viaggio arrivai a Trani; grazie alla comodità del suo porto, Trani è luogo di raccolta dei pellegrini diretti a Gerusalemme; è una città abitata da circa 200 ebrei con a capo rabbi Eliyyà, rabbi Natan e rabbi Yaaqov", annotava Benjamin meTudela nel 1165. Extracomunitario ante litteram, il popolo ebraico imparò a proprie spese che il governatore del Paese ospitante va rispettato e sostenuto con le tasse. Solo così avrebbe beneficiato della patente di residenza (oggi permesso di soggiorno) e dell'esercizio del mestiere. Nel 1063 furono redatti a Trani gli Statuti Marittimi e 2 dei 3 consoli firmatari erano gli ebrei Simone de Brado e Angelo de Bramo. Maria Pia Scaltrito ha studiato ebraismo con Cesare Colafemmina e scrive su La Gazzetta del Mezzogiorno.

La notte dell'ebraismo tranese

Auditorium S. Luigi alle ore 20:30

Hevenu shalom alechem!
Concerto di musica ebraica sefardita e askenazita
Orchestra I Suoni del Sud diretta da Francesco Lotoro
cantanti Veronica Granatiero, Paolo Candido
reading teatrale Gianluigi Belsito
Nel Mediterraneo si incrociano tre grandi culture religiose: ebraica, cristiana e islamica. Popoli divisi da conflitti ideologici ma con un'unica discendenza, quella di Abramo. A Trani è rinato l'ebraismo, quello che risiede nel cuore dell'ebreo che ama cantare Hevenu shalom alechem (abbiamo portato la pace in mezzo a voi). L'Orchestra I Suoni del Sud diretta da Francesco Lotoro e i cantanti Paolo Candido e Veronica Granatiero si esibiranno in un concerto ricco di strepitosi canti della grande tradizione ebraica d'Oriente e d'Occidente mentre l'attore e regista Gianluigi Belsito affabulerà intorno al pensiero musicale ebraico descrivendo i brani e coinvolgendo il pubblico.

La notte dell'ebraismo tranese
Ristorante Taverna Portanova dalle ore 21:00 alle ore 23:30
Spaghettata di fine Lech Lechà
Menù speciale di Motzae Shabbath a soli euro 10,00 (dieci/00)
Una meritata spaghettata (rigorosamente kasher) presso il Ristorante Taverna Portanova concluderà i lavori del LECH LECHÀ.
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