Concattedrale
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Storia e cultura

La cattedrale di Barletta nello studio di Angelo Ambrosi

mercoledì 25 marzo 2015
18:00
Cattedrale di Santa Maria Maggiore
A quasi vent'anni dalla riapertura dopo il lungo restauro, anche la Cattedrale di Barletta ha il suo studio architettonico. Il volume di Angelo Ambrosi, "Santa Maria Maggiore Cattedrale di Barletta (secc. XII-XVI). L'architettura (Edipuglia 2014 – collana «Aufidus» 1) sarà presentato mercoledì 25 marzo 2015 alle ore 18,00 nella Cattedrale di Barletta, alla presenza di Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani Barletta Bisceglie Nazareth, Mons. Michele Seccia, Vescovo di Teramo, Pasquale Cascella, Sindaco di Barletta, Antonio Castorani, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Puglia. Presenteranno il libro Pina Belli D'Elia, storica dell'arte nell'Università di Bari e Carlo Birrozzi, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le provincia di Bari, Bat e Foggia. A coordinare i lavori sarà Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio superiore per i Beni culturali e paesaggistici e coordinatore della collana «Aufidus», nella quale verranno pubblicati volumi di storia, archeologia e arte territoriale. Il volume di Angelo Ambrosi è il primo di questa serie.

Il volume si occupa dei lavori di restauro della chiesa di santa Maria Maggiore, cattedrale della città di Barletta, durati circa vent'anni, anche se con diverse interruzioni. La lunga consuetudine con le fabbriche ha consentito di raccogliere molte informazioni inedite, suggerendo l'idea di scrivere un saggio su questo importante monumento, fino ad ora piuttosto trascurato dagli studi. Come spesso è accaduto in Puglia, anche dagli strati sottostanti la cattedrale di Barletta, sono emerse sepolture in età classica e testimonianze di una basilica paleocristiana e di una più piccola chiesa altomedievale. Su queste preesistenze tra XII e XIII secolo è sorta una nuova chiesa poi ampliata tra XIV e XVI secolo. Nel libro si tratta l'edificio di culto nella consistenza fisica attuale, riferito, per le vicende e le forme costruttive, agli anni compresi tra la metà del XII e l'inizio del XVI, e cioè, dalla fondazione della chiesa romanica sul substrato delle precedenti edificazioni, fino al completamento dell'ampliamento gotico con l'unione di fabbriche di epoche e stili diversi nell'articolazione spaziale definitiva. In prevalenza, gli interessi scientifici si sono concentrati sulla fase romanica dell'edificio, prestando attenzione più all'apparato decorativo che all'architettura. I pochi studiosi che hanno riconosciuto la qualità delle addizioni gotiche, hanno esaminato quasi esclusivamente il coro a cappelle radiali che, indubbiamente, è la parte più spettacolare della chiesa nel paesaggio della città. Fin dalla compilazione del progetto di restauro, ci si è resi conto che l'estensione dell'edificio romanico era stata oggetto di valutazioni inesatte, nonostante la scoperta delle strutture absidali in fondazione e le evidenti differenze stilistiche, forse perché non erano stati presi nella giusta considerazione gli interventi stilistici di epoca remota che alterando le strutture romaniche per conformarle alla parte gotica, hanno dissimulato abilmente la linea di attacco del nuovo cantiere. Queste alterazioni hanno impresso una singolare ambivalenza all'edificio, facendolo apparire come una sommatoria di più architetture distinte, aggregate sullo stesso sito e, nello stesso tempo, come unica opera di architettura realizzata in tempi differiti e più volte modificata, conservandone tuttavia l'essenza estetica e simbolica.

Angelo Ambrosi è stato professore ordinario presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari e ha svolto attività professionale nel campo del restauro. È stato responsabile del restauro della chiesa di Santa Maria Maggiore a Barletta. Sempre a Barletta, è suo il restauro della chiesa del Santo Sepolcro.
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