Pasquale Cascella
Pasquale Cascella

«Cascella indebolito in Comune, quando troveremo la quadratura del cerchio?»

Le domande di un nostro lettore

«A un mese dalle turbolenze che hanno scosso gli animi a Palazzo di Città, accogliamo la nota del nostro lettore Angelo Nardelli sullo stato dell'arte nell'amministrazione comunale di Barletta: «Ho seguito con attenzione le ultime vicende maturate a Palazzo di Città, da quel 25 marzo che appare già una data lontana fino al ritiro delle dimissioni del nostro sindaco: a mio parere, questa manovra del primo cittadino Pasquale Cascella ha avuto solo l'effetto di indebolire la sua posizione politica. Ciò che purtroppo ancora manca in Comune è il concetto di trasparenza, assente-presente così pesante. Non c'era ai tempi dell'amministrazione Maffei e manca ancora oggi: quando troveremo la quadratura del cerchio magico?

I cittadini sono stanchi di questi balletti: ritengo che dopo le elezioni regionali di fine maggio qualcosa si dovrà muovere e qualcuno dovrà fare necessaria chiarezza: il sindaco Pasquale Cascella ha manifestato a più riprese stanchezza nei confronti dei meccanismi che regolano la politica della nostra città. A me viene da chiedere se il sindaco non fosse a conoscenza già delle dinamiche vigenti nella politica barlettana ancor prima di candidarsi. Di conseguenza, quando è stato eletto, sapeva di dover avere tra le mani una patata bollente? Adesso, a due anni di distanza dalla sua elezione, ho l'impressione che Cascella si stia facendo trattare da altri interpreti della politica cittadina come un burattino, per quanto animato da idee e moti d'animo che non hanno mancato di dar lustro alla città in altre occasioni. L'attuale situazione politica e amministrativa mi riporta con la mente alle dinamiche già vissute ai tempi dell'amministrazione retta da Nicola Maffei, con tanti interpreti in comune. Mi auguro che questa situazione non ci porti nuovamente al commissariamento, sarebbe un ulteriore danno per la città di Barletta. Non stupiamoci se poi a vincere alle urne è il partito dell'astensionismo».

[Angelo Nardelli]
  • Lettera aperta
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